Giornata Internazionale del Jazz – dal 27 al 30 aprile 2024 – Gli eventi in Italia

Giornata Internazionale del Jazz – dal 27 al 30 aprile 2024 – Gli eventi in Italia

Giornata Internazionale del Jazz – Tangeri, dal 27 al 30 aprile 2024 – Ecco gli eventi in Italia – Unesco Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco

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Viaggio in GALLES e nella COSTA DEL NORFOLK: 7 capitoli, giugno 2023. Nel Blog carlabazar.it

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Biografie dei Beatles, dal blog carlabazar

da: https://carlabazar.com/2024/04/28/il-nostro-viaggio-in-galles-e-nella-costa-del-norfolk-giugno-2023-capitolo-6/

John Lennon : nasce il 9 ottobre del 1940, mentre è in corso un bombardamento aereo tedesco (“la prima cosa che ricordo è un incubo”). Gli viene dato il secondo nome di Winston, in onore del primo ministro Churchill .  La madre è Julia Stanley , maschera in un cinema,  e di Alfred Lennon , impiegato come cameriere su una nave  che viaggiava nelle Indie, che abbandonò la famiglia dopo aver perso il proprio lavoro.  John si rifiutò di seguire il padre in Nuova Zelanda e rimase con la madre, che ebbe una seconda figlia Victoria Elizabeth che lasciò in adozione.  Dal 1946 la zia Mimi – che non aveva figli – prese con se John, con l’intento di proteggerlo e di responsabilizzare la sorella, considerata ingenua ed imprudente. In seguito la madre avvio un’altra convivenza con John Dykins con il quale ha avuto altre due figlie, Julia e Jackye, ma non riuscì a riportare John con se perché la sorella riteneva inadeguato l’alloggio.  La zia – che pure ne sostiene il talento artistico, dirà la storica frase : “la chitarra va bene, John, ma non ti darà certo da vivere”.  Nel 1958, nella notte che ricorderà come la più brutta della sua vita, la madre muore tragicamente, investita dall’auto guidata da un poliziotto ubriaco mentre è insieme al figlio : “ho perduto mia madre due volte. La prima da bambino, e poi di nuovo a 17 anni. Mi sono sentito molto amareggiato : quando è stata uccisa avevo appena iniziato a ristabilire un rapporto con lei”.    “Il dolore più grande è non essere desiderati, renderti conto che i tuoi genitori non hanno bisogno di te quando tu hai bisogno di loro. Quando ero bambino ho vissuto momenti in cui non volevo vedere la bruttezza, non volevo vedere di non essere voluto. Questa mancanza di amore è entrata nei miei occhi e nella mia mente. Non sono mai stato veramente desiderato. L’unico motivo per cui sono diventato un artista famoso è la mia carenza . Nulla mi avrebbe portato a questo se fossi stato normale”.

Dal primo matrimonio con Cynthia Powell nasce il figlio John Charles Julian.  Dopo la sua nascita incontra Yoko Ono e si separa dalla moglie, dalla quale divorzierà.  Intanto – per sostenere i ritmi del successo – inizia ad usare prima amfetamina e poi droghe pesanti ; nel 1969 sposa Yoko Ono e filma il loro famosissimo bed-in all’hotel Hilton di Amsterdam, quale inno alla pace ed all’amore. 

Nell’aprile del 1970 i Beatles si sciolgono : il fatto apparentemente non lo turba, anche se continua ad ingaggiare feroci polemiche con il suo oramai ex amico Paul. “Io non credo nei Beatles, io credo solo in me. Il sogno è finito”. In “How do you sleep?” si scaglia apertamente contro Paul : “il suono che produci è musicaccia per le mie orecchie, dovresti aver imparato qualcosa in tutti questi anni”.   Dal 1973 si trasferisce a New York, in un appartamento sulla 72 strada, di fronte al Central Park ; ha problemi per il riconoscimento della cittadinanza americana per il suo impegno politico, per il quale viene controllato dagli agenti della CIA. Nel 1975 – dopo una temporanea separazione da Yoko – ha il secondo figlio, Sean Taro Ono Lennon.    Muore l’8 dicembre 1980 a 40 anni, assassinato da Mark David Chapman , un fan in cerca di notorietà.

Paul McCartney : nasce il 18 giugno 1942 da James, commerciante di cotone e musicista, e Mary Patricia Mohin, infermiera ostetrica che muore per un cancro al seno quando Paul ha 14 anni.  Il padre vorrebbe farlo diventare un insegnante, ma ancora giovanissimo diventa amico di John Lennon e inizia a suonare e cantare con lui ; sono stati una delle coppie di compositori di maggior successo di tutti i tempi, scrivendo molte delle canzoni più acclamate della musica contemporanea. Sposa Linda Louise Eastman della quale adotta la prima figlia, avendone poi tre figli (Mary,  Stella famosa stilista, James) .   Attivista e sostenitore del vegetarismo, dei diritti degli animali, dell’obbligo della educazione musicale nelle scuole, della cancellazione del debito del terzo mondo.   Con un patrimonio di 1,2 miliardi di dollari nel 2018 è il musicista più ricco del mondo (Forbes).

“Uno dei miei più bei ricordi di John è quando ci mettevamo a litigare : io non ero d’accordo con lui su qualcosa e finivamo per insultarci a vicenda. Passavano un paio di secondi e poi lui sollevava un po’ gli occhiali e diceva “è solo che sono fatto così”. Per me quello era il vero John. In quei rari momenti lo vedevo senza la sua facciata, quell’armatura che io amavo così tanto, come tutti gli altri. Era un’armatura splendida, ma era davvero straordinario quando sollevava la visiera e lasciava intravedere quel John Lennon che aveva paura di rivelare al mondo”.  I genitori osteggiano la loro amicizia, temendo che lo avrebbe messo nei pasticci.

Quando si sciolgono intenta causa agli altri componenti della società : “ sono proprio contento che molte delle nostre canzoni parlassero di amore, pace, comprensione. Non ce n’è una che dica : forza ragazzi , mandate tutti a quel paese, mollate i vostri genitori. E’ tutto molto All you need is love. Dietro tutto c’erano buoni sentimenti e ne sono molto orgoglioso : i Beatles sono stati qualcosa di grande”.

Dopo la morte di Lennon decide di non tenere più concerti , per la paura di “essere il prossimo ad essere assassinato”.  Nel 1998 la moglie Linda muore per un cancro diagnosticato tre anni prima.  Nel 2002 sposa l’ex  modella Heather Mills, dalla quale si separa nel 2006 dopo aver avuto la figlia Beatrice, con una feroce battaglia legale per la divisione del suo enorme patrimonio stimato in 850 milioni di sterline . Nel 2008 McCartney decide di accordare alla ex moglie il pagamento di 65 milioni di sterline.  Dal 2007 convive con Nancy Shevell (membro del consiglio di amministrazione della New York  Metropolitan Trasportation Authority), che ha sposato il 9 ottobre 2011 (data di nascita di John Lennon). 

Richard Starkey (Ringo Star) : nasce il 7 luglio del 1940 nell’ambiente degradato di Dingle, zona operaia di Liverpool. Il padre è sarto, la madre è sarta , poi barista ; si separano quando Ritchie ha 3 anni.  Da bambino ebbe molti problemi di salute : una operazione per appendicite acuta complicata da uno stato di coma durato due mesi e da successivi interventi ; a 13 anni rimase ininterrottamente ricoverato in sanatorio per aver contratto la tubercolosi per tre anni e fu proprio qui che iniziò a suonare la batteria. Abbandona la scuola a 15 anni e viene assunto dalle ferrovie, poi come barista su un traghetto. Si sposa con una sua perseverante ammiratrice Maureen Cox da cui ha avuto tre figli ; in seguito avrà un secondo matrimonio con Barbara Bach.

George Harrison : nasce il 25 febbraio 1943. Il padre Harrison è cameriere sulle navi da crociera della White Star Line , la madre Louise French commessa. Presenta grandi difficoltà scolastiche per un comportamento ribelle : insofferente alla uniforme scolastica, vuole affermare un proprio stile personale. Prende lo stesso scuolabus di Paul, con il quale stabilisce una solida e duratura amicizia, fondata anche sulla musica. All’età di 16 anni abbandona la scuola e inizia a lavorare come elettricista apprendista.  “Senza la mia chitarra, non avrei avuto alcun lavoro.” Sposa la modella Pattie Boyd, da cui divorziò nel 1977 ; nel 1978 si sposo con una segretaria Oliva Arias con cui ha avuto il figlio Dhani.  Nel 1999 viene aggredito e più volte accoltellato da un 36enne Michael Abram affetto da schizofrenia, dalla quale lo salva la moglie.   Muore il 29 novembre 2001 per un cancro al cervello, diagnosticato pochi mesi prima (aveva già avuto un tumore alla gola e successive metastasi ai polmoni)..

Ovviamente quello che unisce i fab four è la passione ed il talento per la musica. La storia inizia il 6 luglio 1957 : nel giardino della chiesa di St. Peter a Liverpool suonano i Quarryman, gruppo di cui è leader il sedicenne John Lennon, a cui viene presentato il quindicenne Paul McCartney che frequenta la stessa scuola (Liverpool Institute). Gli chiede ben presto di entrare nel suo gruppo, a cui si sarebbe unito dopo le vacanze.  Paul coinvolge poi il suo amico e compagno di scuolabus George ; il batterista Richard – che suonava in un altro gruppo – fu l’ultimo ad essere reclutato (con partecipazioni alterne all’inizio) prima della partenza per una scrittura ad Amburgo.    La prima esibizione dei Beatles è proprio ad Amburgo, il 17 agosto 1960, dove si fanno le ossa.   A fine novembre sono costretti a tornare a Londra, per alcuni problemi con la polizia, imbeccata dal primo impresario che avevano lasciato, perché George era ancora minorenne e non poteva lavorare legalmente ; inoltre  Paul procurò un incendio alla stanza d’albergo dando fuoco ad un profilattico appeso alla parete ed alle tende, e quindi vennero arrestati ed espulsi. Rientrati a Londra iniziarono a suonare al Cavern Club, dove richiamavano un pubblico sempre più vasto.   Oltre ad acquistare sicurezza sul palco, avevano anche definito un  loro look molto riconoscibile : capelli pettinati in avanti con la frangetta, giacche in pelle senza risvolti, con stivaletti neri. Le ammiratrici erano scatenate e non si erano mai visti episodi di fanatismo così violenti : al Cavern i Beatles avevano sempre lo stesso tavolo, quello in posizione strategica vicino ai bagni delle signore.   Incuriosito dalla richiesta di un cliente al negozio di elettrodomestici e dischi in cui lavorava, Brian Epstein (che aveva studiato alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra, pur senza laurearsi) andò a conoscerli e – colpito dal loro carisma e dal richiamo del pubblico – diventò il loro manager. Epstein ne ripulì l’immagine , ne allargò il giro di scritture, ideò l’inchino all’unisono da sfoggiare alla fine dei concerti, fino ad ottenere il provino alla Decca Records, il 1 gennaio 1962, che NON li mise sotto contratto, con un errore evidentemente epocale.  Epstein riuscì ad ottenere un altro provino alla EMI, con un provino che si tenne nel marzo del 1962 . Vennero registrati 4 brani nello studio tre di Abbey Road, tra i quali Love me do.   La canzone venne pubblicata, e – senza alcuna promozione – raggiunse il 17° posto delle classifiche britanniche. Vendette moltissime copie solo a Liverpool : la leggenda vuole che fosse stato Epstein a comprarne migliaia.   Da lì i Beatles non si sono mai fermati : il  gruppo in un decennio – dal 1960 al 1970 – ha rivoluzionato il mondo musicale mondiale e non solo. Sono ritenuti un fenomeno di comunicazione di massa di proporzioni internazionali ed hanno segnato un’epoca anche nel costume, nella moda, nella pop art. Stando alle stime dichiarate, hanno scritto 186 composizioni,  venduto oltre un miliardo di copie, risultando tra gli artisti di maggior impatto e successo : sono infatti nella lista dei 100 migliori musicisti di sempre.  Nel 1965 sono stati insigniti della onorificenza di membri dell’Ordine dell’Impero Britannico ; pare che in questa occasione Lennon portò a Buckingham Palace due pastiglie di LSD con l’intento di farle scivolare nel tè della Regina, progetto mai portato a termine.  Nel 1969 Lennon ha rinunciato alla onorificenza restituendo la medaglia alla regina Elisabetta, con un gesto clamoroso per protestare contro il ruolo del Regno Unito  nel Biafra e contro l’appoggio agli Stati Uniti nel Vietnam.    Nel 1997 Paul fu invece promosso al grado di Cavaliere, che comporta il diritto al titolo di Sir davanti al nome. 

Nel 1967 il loro manager Brian Epstein viene trovato morto nella sua stanza per un mix letale di alcool e anticonvulsivanti. Il loro ultimo palcoscenico fu il terrazzo del loro quartier generale londinese , la Apple, al 3 di Saville Road dove il 30 gennaio 1969 ebbe luogo il famoso concerto sul tetto.

Handke, Pomeriggio di uno scrittore, Guanda editore, 2024

scheda dell’editore: https://www.guanda.it/libri/peter-handke-pomeriggio-di-uno-scrittore-9788823506510/

Uno scrittore, reduce da un periodo di crisi, s’incammina per la città dopo un pomeriggio di lavoro. Attraversa strade e piazze, giunge alla periferia e rientra a casa quando l’oscurità è già calata. Che accada poco, in queste pagine, è pura apparenza: si tratta del resoconto di un viaggio attraverso il mondo intero. Lo scrittore racconta del suo scrivere e del prezzo che per questo deve pagare, della sua vita e del poco tempo che gli rimane dopo i momenti di più intenso lavoro: una leggera pigrizia, il piacere di girovagare, la distaccata percezione delle cose quotidiane e dei particolari più insignificanti. E tutto rientra nello scrivere: assieme a un dubbio costante, nei confronti di se stesso e degli altri. Sotto il sole pomeridiano, alla luce del crepuscolo e poi dell’oscurità notturna, Peter Handke percorre una lunga strada attraverso la città e attraverso se stesso, offrendo al lettore una profonda riflessione su una letteratura che si alimenta nel concreto rapporto con la realtà.

Pagani Paolo, In cammino con Walter Benjamin, Neri Pozza editore, 2024

scheda dell’editore:

https://neripozza.it/libro/9788854525900

«In fondo, la vera materia della Storia, quel che la costituisce, è pur sempre la geografia». È su questo assunto che Paolo Pagani dà inizio al suo viaggio, in parte biografia e in parte reportage, in parte narrazione romanzesca e in parte memoir, sulle tracce di Walter Benjamin, filosofo inafferrabile, randagio per vocazione prima ancora che per necessità, intellettuale raffinatissimo e poliedrico, capace di interessarsi a «una costellazione di temi solo in apparenza inconciliabili: il messianismo teologico, i giocattoli, i romanzi gialli, l’arte, il dramma barocco tedesco, la radio, la fotografia, i nuovi media, le esperienze allucinogene con gli stupefacenti, le città e i loro misteri nascosti benché eloquenti». Eppure incamminarsi con lui attraverso le sue esperienze, i suoi nomadismi, il suo pensiero spesso impervio e anticipatore significa non soltanto seguire il dipanarsi di un’esistenza, ma anche compiere un itinerario incandescente dentro a una stagione di ferro e fuoco, dagli inizi del Secolo Breve sino allo scoppio della Seconda guerra mondiale.

Significa incontrare Benjamin, dunque, ma anche le idee della sua epoca, i formidabili ingegni del suo tempo: da Ernst Bloch a Theodor Adorno, da Max Horkheimer a Bertolt Brecht, da Hannah Arendt a Joseph Roth e moltissimi altri.

E quel cammino che Pagani ha ripercorso quasi passo passo per infiniti anfratti d’Europa non poteva che cominciare dalla fine, dalla stanza numero 4 dell’hotel di Port-Bou, al confine tra Francia e Spagna, dove intorno alle dieci di sera del 26 settembre 1940, sopraffatto dalla tragedia della Storia e dalle assurdità degli uomini, il dottor Walter Benjamin ingoia una dose letale di pillole di morfina e muore. A un soffio dalla salvezza e per sempre ignaro dell’ultima, feroce beffa della sorte.

Figlio indisciplinato e renitente di un grand seigneur, uomo sfortunatissimo e totalmente sprovvisto di senso pratico, marxista eterodosso e libertario, filosofo atipico e sincopato, indagatore della modernità capitalista, critico letterario sopraffino, traduttore di Baudelaire e Proust, teorico rivoluzionario molto sui generis, scrittore asistematico ma saggista eccelso, Walter Benjamin, classe 1892, una delle figure intellettuali più originali, inclassificabili e poliedriche del Novecento, vittima predestinata della barbarie.

Hanno detto di Nietzsche on the road:

«La scrittura di Pagani procede con un metodo che non è filosofico, ma narrativo: con tutti i colpi di scena necessari alla drammaturgia del personaggio, col risultato di trovarci davanti a un “reportage sentimentale”, a un “dramma filosofico in movimento”».
Massimo Onofri, Avvenire

«Ciò che Pagani riesce a comunicarci, a partire dalla geografia, è la profondità di un’inquietudine che ha il colore bluastro e la cupezza di certe tele di Munch».
Paolo Di Paolo, Robinson

Thic Nhat Hanh, Lo splendore del loto. Meditazioni guidate per la consapevolezza, la guarigione e la trasformazione, Ubiliber, 2024

scheda dell’editore: https://gategate.it/lo-sbocciare-di-un-loto/

È il respiro consapevole l’inizio di ogni cambiamento. Il respiro è cura e guarigione dalle ferite nel corpo e nell’anima. È rivoluzione profonda e inesorabile nel cuore e nel mondo. Meditare è restare in contatto con questa verità che Thich Nhat Hanh, nel corso della sua esistenza, non ha mai smesso di trasmettere con amorevole compassione a discepoli e discepole di ogni dove.

Lo sbocciare di un loto, edizione rivista e ampliata de Lo splendore del loto (Ubaldini), è il lascito di quegli anni di insegnamento: è la raccolta più completa degli esercizi per la pratica della meditazione di consapevolezza, introdotti e spiegati dalla voce calma e sincera del Maestro dell’interessere, ma è anche, e soprattutto, una guida capace di avvicinare chiunque, dai praticanti alle prime armi a quelli più esperti, al proprio intimo sé per abbracciare l’umanità intera e il Pianeta in ogni sua forma di vita.

Anche noi, esseri umani, siamo fiori nel giardino dei fenomeni, ma a volte dimentichiamo la nostra bellezza, che è un riflesso di quella dell’universo. È in questa dimenticanza, in questo doloroso allontanarci dalla nostra vera natura, che nascono difficoltà e complicazioni, e si genera sofferenza per sé e per gli altri. “No mud, no lotus.” Senza fango, non c’è il fiore di loto. Senza sofferenza, non c’è possibilità di sbocciare a nuova consapevolezza. La meditazione ha il potere di riportarci a casa, di accorciare la distanza tra noi e gli altri, tra noi e tutto ciò che ci circonda. Rivolgendo l’attenzione al corpo nel semplice e primordiale atto di inspirare ed espirare, potremo ritornare al momento presente e fare esperienza diretta dell’interdipendenza e dell’impermanenza del reale.

Riconoscendo e accogliendo ciò che sorge in noi riprenderemo contatto con i nostri sensi e il sentire stesso, si dissolveranno le emozioni difficili, la paura, la rabbia, le incomprensioni, e il nostro essere nel mondo acquisirà un senso nuovo.

È nella cura del proprio giardino interiore, nella scelta quotidiana di quali semi innaffiare e quali no, che può nascere la pace, dentro e fuori di noi.

  • È stato insegnante, studioso, attivista per la pace. Nato in Vietnam nel 1926 e ordinato monaco a 16 anni, ha dedicato la sua vita al lavoro umanitario, alla risoluzione dei conflitti e alla diffusione del buddhismo. Nel 1982 ha fondato Plum Village in Francia, un centro per la pratica della consapevolezza.

IL NOSTRO VIAGGIO IN GALLES e nella COSTA DEL NORFOLK : giugno 2023. Capitolo 6

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Viaggio in GALLES e nella COSTA DEL NORFOLK: 7 capitoli, giugno 2023. Nel Blog carlabazar.it

IL NOSTRO VIAGGIO IN GALLES e nella COSTA del NORFOLK, GIUGNO 2023, capitolo 5. Nel blog carlabazar.com

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Viaggio in GALLES e nella COSTA DEL NORFOLK: 7 capitoli, giugno 2023. Nel Blog carlabazar.it

IL NOSTRO VIAGGIO IN GALLES e nella COSTA DEL NORFOLK : giugno 2023 . Capitolo 4. Nel blog Carlabazar.com

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Viaggio in GALLES e nella COSTA DEL NORFOLK: 7 capitoli, giugno 2023. Nel Blog carlabazar.it

IL NOSTRO VIAGGIO IN GALLES e nella COSTA DEL NORFOLK : giugno 2023 . Capitolo 3. Nel blog carlabazar.com

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Viaggio in GALLES e nella COSTA DEL NORFOLK: 7 capitoli, giugno 2023. Nel Blog carlabazar.it

IL NOSTRO VIAGGIO IN GALLES e nella COSTA DEL NORFOLK : giugno 2023 . Capitolo 2. Nel blog carlabazar.com

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Viaggio in GALLES e nella COSTA DEL NORFOLK: 7 capitoli, giugno 2023. Nel Blog carlabazar.it

IL NOSTRO VIAGGIO IN GALLES e nella COSTA DEL NORFOLK : giugno 2023 . Capitolo 1. Nel blog carlabazar.com

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Viaggio in GALLES e nella COSTA DEL NORFOLK: 7 capitoli, giugno 2023. Nel Blog carlabazar.it

la FRECCIA DEL TEMPO, che dal giorno della nascita conduce alla morte

“La scrittura ha la caratteristica di mantenere in vita un senso anche dopo la morte dell’anima che lo ha formulato”,

citazione di Maurizio Ferraris, in Imparare a vivere, Laterza editore, 2024

scheda del libro in https://mappeser.com/2024/03/31/ferraris-maurizio-imparare-a-vivere-2024-indice-del-libro/

Vladimir Nabokov: «stranamente, non si può leggere un libro, lo si può soltanto rileggere»

Vladimir Nabokov sosteneva che

«stranamente, non si può leggere un libro, lo si può soltanto rileggere».

Nabokov spiega che «quando leggiamo un libro per la prima volta il processo stesso di spostare faticosamente gli occhi da sinistra a destra, riga dopo riga, pagina dopo pagina, quel complicato lavoro fisico sul libro, il processo stesso di apprendere in termini spaziali e temporali di che cosa si parla, si interpone tra noi e la valutazione artistica».

Solo a una terza o quarta lettura, afferma lo scrittore, iniziamo ad avvicinarci al libro con l’atteggiamento che adotteremmo verso un dipinto, a possederlo mentalmente nella sua interezza. Nabokov non parla del dimenticare, ma è chiaro che a questo allude.

Lo sforzo fisico di spostare gli occhi avanti e indietro resta identico a ogni lettura del libro – non che si possa dire particolarmente faticoso. Ciò che cambia dalla seconda lettura in poi è che aumenta la nostra capacità di assorbire e mettere in relazione i vari elementi del testo.

citazione ripresa da:

Fa bene rileggere lo stesso libro?

https://www.avvenire.it/agora/pagine/libro

” la vita vera è la vita ricordata, annotata, scritta”, citazione da Ferraris Maurizio, Imparare a vivere, 2024, pagina 111

” … la vita vera non è necessariamente la vita presente, che sfugge istante dopo istante, ma è piuttosto la vita ricordata, annotata, scritta. . Con la registrazione la vita diviene una serie di atti quantificabili. …”

da:

“Ovviamente attraversa diagonalmente l’intero racconto il grande, anzi sommo, Guido Ferrario punto di riferimento di tutti gli appassionati e titolare dello storico L’angolo del disco di viale Lecco angolo via Perlasca”. Articolo pubblicato in ComoZero per la presentazione del libro: Zanoli Alessandro, Jazz a Como. Storia di una musica, di una città e di un Club, Carlo Pozzoni Fotoeditore, 2024

“Jazz a Como”, non solo musica ma la storia luminosa di una città più viva che mai nel ‘900. Un grande libro che sarà presentato al Sociale il 23 aprile – ComoZero

Assante Ernesto, Verso le stelle. 150 canzoni per sentirsi vivi, RaiLibri/la Repubblica, 2024. Indice del libro

scheda dell’editore:

«Questo è un libro che non ha un vero e proprio inizio e non ha, quindi, neanche una vera e propria fine. Perché si tratta di una sorta di grande playlist, senza ordine e grado, composta da 150 canzoni che possono, in qualche caso devono, far parte della vostra esistenza. 150 canzoni sono poche, pochissime, stelle brillanti nell’infinito musicale planetario ma perse nel cosmo di quello che meriterebbe di essere ascoltato. Ma 150 sono abbastanza, in realtà, se provate a considerare la lettura di questo libro come la consultazione del catalogo di una mostra, o della collezione di un museo. Come in una mostra ho scelto alcuni brani che possono, ognuno per il proprio specifico motivo, colpire la vostra curiosità. Ne avrei potuti scegliere altrettanti, o dieci volte tanti, questa non è una lista del “meglio”, nemmeno l’elenco delle mie “canzoni preferite”, neanche di quelle che conosco di più. È una “mostra sull’arte della canzone” e sulle sue infinite declinazioni, su come questi brani possano essere parte di una storia più grande, addirittura quella dell’umanità, e di storie piccine e insignificanti, rispetto al grande gioco dell’universo, come le nostre».

 

Moretti Paolo, Sangue e fango, prefazione di Piero Colaprico, Dominioni editore – collana Docu, 2024. Romanzo-inchiesta sulla strage di Erba. Indice del libro

VAI A:

per i Blog: messaggio a Carla, 16 aprile 2024

Carissima Carla,
ho creato un post in memoria della vostra visita milanese del 14 aprile:
Come sai ho una grande ammirazione per i blog che hanno la grande forza di “fare memoria” per le biografie e per la cultura sociale
E sai anche che mi piacerebbe tanto che i tuoi fantastici appunti sui viaggi o le tue profonde “letture” dei film fossero accessibili per condividere il tempo che scorre e le riflessioni introspettive
Per cui sarò lieto di provare ad aiutarti a rendere disponibile il tuo blog di cui hai già le credenziali wordpress
Nel frattempo:
Spero di non avere abusato del tuo tempo
e faccio i miei più cari saluti a te, a Gabriele e a Jessica
Paolo Ferrario
blog biografico: traccesent.com

Claudio Visentin, Passeggiate nei piccoli cimiteri, disegni di Elena Benini, Ediciclo, 2024

scheda dell’editore:

https://www.ediciclo.it/it/libri/dettaglio/passeggiate-nei-piccoli-cimiteri

Chi ha tracciato i sentieri e le strade? I morti. Chi ha dato il nome ai paesi? I morti. Chi ha costruito le case e le chiese? I morti. Chi ha disegnato le forme dei campi registrate nel catasto? I morti. Chi ha stabilito leggi, regole di convivenza, usi quotidiani? I morti. Nei piccoli cimiteri di campagna e di paese, e ancora più nei poetici cimiteri abbandonati, specie lungo tutto l’Appennino, i morti sembrano più presenti dei vivi; la morte fa meno paura, il dialogo tra le generazioni passate e presenti si mantiene a lungo e ogni cimitero ha una storia da raccontare.

Un libro per riflettere sul tempo, sulla morte, sulla vita. Andar per piccoli cimiteri consente di immergersi in un silenzio diverso, vuoto eppure pieno.

 

Andrea Sarno, Come vincere al gioco della vita. Sei regole per essere felice, Albatros editore

vai a una scheda del libro:

https://books.google.it/books/about/Come_vincere_al_gioco_della_vita.html?id=2jdYEAAAQBAJ&redir_esc=y

vai alla pagina facebook di Andrea Sarno:

https://www.facebook.com/andreasarno62

Dall’introduzione del libro:
“In queste pagine affronto in modo semplice e organico un tema complesso e variegato che viene spesso trattato in modo solo teorico, a volte parziale, altre volte illusorio.
Si tratta della sfida più avventurosa, complessa e coinvolgente a cui ogni essere umano, volente o nolente, partecipa sin dalla nascita: vivere.
È un processo che assume forme e segue ritmi peculiari per ogni singola persona. Volerli definire, descrivere o soltanto immaginare non avrebbe senso. Soprattutto se non si è i diretti interessati.
Perciò l’obiettivo è quello di creare una specie di prontuario con i fondamentali, cioè l’essenza di ciò che serve sapere e mettere in pratica per essere felici, corredati da esempi pratici tratti dalla mia personale esperienza.
La speranza è che i contenuti siano percepiti come stimoli accattivanti, prospettive inusuali e cornici alternative che favoriscano lo stupore, la curiosità e l’intuito.
E soprattutto spronino ad approfondire l’argomento e a provare l’effetto che fa sulla propria pelle”.

Sapin-Defour Cèdric Il suo odore dopo la pioggia. Io e Ubac, dieci anni d’amore, Salani editore, 2024. Recensione ed intervista all’autore a cura di Carla Colmegna, in la Provincia / Stendhal 4 aprile 2024

Carlo Costa chi è? La toccante storia del suo cane Thor/ “È la mia guida e la mia ispirazione”, raccontato nel programma Da noi … a ruota libera, Rai1, 31 marzo 2024

Carlo Costa chi è? La toccante storia del suo cane Thor/ “È la mia guida e la mia ispirazione”

Carlo Costa chi è? La toccante storia del suo cane Thor/ “È la mia guida e la mia ispirazione”

https://www.ilsussidiario.net/news/carlo-costa-chi-e-la-toccante-storia-del-suo-cane-thor-e-la-mia-guida-e-la-mia-ispirazione/2684223

https://www.lastampa.it/torino/2022/11/06/news/il_cane_thor_lo_salva_dal_covid_ora_scala_montagne_facendo_dog_trekking-12222316

Raccontare una città. Come trovare l’essenza di un luogo, Scuola Holden/Lezioni di scrittura, Corriere della Sera 2024. Indice del libro

vai alla scheda dell’editore:

https://store.corriere.it/Raccontare-una-citt-/4UIKEgLWoxYAAAGN.kMyizDL/pc?CatalogCategoryID=QYgKEgLWpeQAAAGJLEwyi7Bm

Tettamanti Giorgio, La poetica della cosa. Cinque poeti tra Lombardia, e Svizzera. Un viaggio tra italiano, latino e dialetto: Davide Bernasconi, Van De Sfroos, Laura Garavaglia, Giorgio Orelli, Giovanni Battista Pigato, Fabio Pusterla, Newpress edizioni, Como , 2023

Samuele Cornalba, Bagai, Einaudi, 2024

scheda dell’editore:

«Un giovane protagonista impara l’insensatezza del mondo; un giovane scrittore scopre la propria insopprimibile vocazione. Da questa accoppiata nascono la tremenda semplicità e la tremenda forza dell’esordio di Cornalba».
WALTER SITI

Lo spaesamento, la paura, il desiderio. Il libro dei vent’anni.

Elia non è molto bravo a provare sentimenti. Se ne va in giro con il pollice sulla rotella dello Zippo e dentro ha un dolore che non finisce mai. Poi arriva Camilla, che si avvicina «come se lui le dovesse una spiegazione, un posto vicino sul pullman, un po’ d’affetto». E arrivano dal passato dei segni che sono come schiaffi, o carezze. Forse dall’inquietudine e dalla provincia non ci si salva neanche con l’amore travolgente dei vent’anni; a volte, però, ci sono persone e pensieri e dettagli che possono rendere il futuro un luogo meno spaventoso. Bagai è l’esordio di uno scrittore nato nel 2000, ma non è un romanzo generazionale: è un urlo potentissimo. La dimostrazione che il talento non aspetta, esiste e basta.

«Bagai è lui, bagai è Andrea, bagai sono i ragazzi di Pandino, della provincia, quelli che corrono senza direzione, che scappano da un mondo incendiato».

ANTONIO SPALLINO, sindaco di Como dal 1970 al 1985 : intervista di Stefano Ferrari al figlio Lorenzo, in la Provincia 22 marzo 2024, pagg. 28-29

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https://www.studiospallino.it/ls/index.htm

ricordi di GUIDO FERRARIO (1917-1988), in: Zanoli Alessandro, Jazz a Como. Storia di una musica, di una città e di un Club, Carlo Pozzoni Fotoeditore, 2024

in https://traccesent.com/2024/03/21/zanoli-alessandro-jazz-a-como-storia-di-una-musica-di-una-citta-e-di-un-club-carlo-pozzoni-fotoeditore-2024-indice-del-libro/